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| Matteo Perelli era in panchina ed è risultato positivo all’antidoping per l’assunzione di cannabis. Rischia almeno tre mesi di squalifica, nessuna conseguenza sul risultato della partita vinta dai rossoblù e sulla classifica. In aumento il fenomeno di atleti trovati positivi a vari tipi di stupefacenti in diverse discipline sportive Positivo alla cannabis. E’ uno dei giovani del Genoa, uno dei più promettenti, Matteo Perelli della primavera che era stato schierato nei 18 convocati della vittoriosa Genoa-Napoli, andando in panchina.
Perelli era stato poi sorteggiato come uno degli atleti per l’antidoping. Ci saranno le controanalisi, ma Perelli se la positività verrà confermata rischia una squalifica di almeno tre mesi, secondo la media delle decisioni del tribunale antidoping del Coni. Antidoping che in diversi sport negli ultimi due anni ha riscontrato una crescita rilevante di giovani e no atleti che fanno uso di sostanze stupefacenti, soprattutto cannabis. Nessuna conseguenza sulla classifica e sul risultato per la società che verrebbe deferita in caso di responsabilità, rischiando in tal caso una ammenda.
Questo il comunicato della procura antidoping del Coni: «L’Ufficio di Procura Antidoping del CONI, su indicazione della Federazione Medico Sportiva Italiana, dopo aver informato la Federazione interessata, con cui ha proceduto all’abbinamento codice/atleta, ha accertato un caso di positività. Il Laboratorio di Roma ha rilevato, nel primo campione sottoposto ad analisi, la presenza di Metabolita di Tetraidrocannabinolo > 15 ng/ml per Matteo Perelli, tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio (società Genoa Cricket and Football), al controllo al controllo CONI-NADO in competizione, su richiesta della FIGC, del 5 ottobre 2008 a Genova, in occasione della gara Genoa-Napoli, del Campionato di Serie A di calcio»
sul muro se volete moralismo a non finire sulla vicenda
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