Pigione |
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| Il mister ha totalmente ceffato la posizione in campo della nostra squadra. Risultato: il Siena sembrava essere il Real Madrid.
Troppi elementi fuori forma per poter applicare con efficacia l'unico modulo che Gasperini ha intenzione di applicare a Genova. Per il 3-4-3 ci servono tutti gli elementi in gran forma. Ieri Leon saltava il primo, il secondo, il terzo... nessuno si proponeva (escluso Borriello) ed alla fine il quarto gli portava via il pallone. Eravamo fermi, scombussolati, si e' sbagliato l'impossibile a centrocampo ed in difesa (e qui non mi pare che si possa imputare qualcosa al mister: in campo a toccare la palla non ci va di certo lui). Nota a margine (molto molto molto marginale): sull'1-0 un giocatore del Siena ha toccato la palla con la mano in piena area di rigore nel tentativo di respingere un cross. Contro la Roma abbiamo perso al novantesimo per un fallo del tutto simile di Juric al limite dell'area di rigore.
NE HO LE PALLE PIENE DELLE DIVERSE INTERPRETAZIONI DEL REGOLAMENTO A SECONDA DI CHI STIAMO INCONTRANDO!
Incomincio a preoccuparmi. Abbiamo REGALATO tre punti a Reggina e Siena, abbiamo pareggiato contro Livorno, Catania e Torino. Abbiamo guadagnato tre punti solo contro il Cagliari, e tale match coincide con l'ultima vittoria del Genoa. E' inutile giocare bene contro le grandi: ti fanno giocare, tanto pero' alla fine ci perdi. Con l'onore delle armi, ma ci perdi.
Empoli, Parma, Lazio ed Atalanta.
Se non ci si vuole invischiare pericolosamente nella lotta per non retrocedere da questi match devono arrivare sette/ otto punti (due vittorie ed uno/due pareggi).
Capitolo Gradinata Nord. Ad inizio partita, nel parterre della Gradinata Nord ho sentito piu' di un commento sarcastico sullo sciopero organizzato per il match contro i Lupi Capitolini "Anche oggi si fa sciopero?" "Facciamo anche oggi il male del Genoa?" E via dicendo.
Beh, ieri "i soliti noti" hanno sostenuto i Colori della Storia del Calcio in Italia. Il resto della Gradinata Nord e' stato a dir poco P E N O S O. Io compreso, non mi nascondo dietro ad un dito.
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