| FONTE SECOLO XIX 06 settembre 2007 L’omicida piange davanti al giudice
«Non volevo farlo, non l’ho fatto apposta, non mi rendo conto di quel che è successo». Corrado Piazza ha pianto, all’udienza di convalida del suo arresto per l’omicidio di Andrea Lazzarotto, il giovane di Casarza che ha ucciso colpendolo con un pugno e facendolo cadere da una scalinata.
Assistito dagli avvocati Emanuele Canepa e Andrea Vernazza, l’uomo che ha causato la morte del giovane genoano ha opposto una serie di «non ricordo, non so come sia stato possibile, non volevo farlo, sono sconvolto da quello che è successo» al giudice Roberto Pasca, che ne ha convalidato l’arresto. «Riusciva a parlare a stento perché le parole gli morivano in gola, soffocate dai singhiozzi e dalle lacrime - ha raccontato l’avvocato Canepa - È da quando è entrato in carcere che Piazza continua a piangere. E non si tratta di un pregiudicato». Il giudice però non si è lasciato intenerire: «Che cosa dovrebbero fare, allora, i familiari della vittima», ha tagliato corto il magistrato, riservandosi qualche ora per decidere sulla misura cautelare, ovvero sulla possibilità di concedere gli arresti domiciliari chiesta dall’avvocato. La decisione si avrà oggi.
I familiari e gli amici di Andrea Lazzarotto non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. «Desideriamo tenere per noi il nostro dolore - ha detto un socio del circolo Endas che ha chiesto di non essere nominato - Ed è la stessa scelta che ha fatto la famiglia». Cortese e composta, la madre Luciana - titolare insieme con il marito di un’azienda agricola - si è limitata a fornire la data e l’ora del funerale di Andrea: si svolgerà sabato alle 10 nella chiesa di San Michele Arcangelo. La famiglia ha anche chiesto che la cerimonia sia celebrata con la partecipazione di tutti gli amici di Andrea ma senza telecamere.
Intanto, si sono conclusi in modo positivo tutti gli interventi di trapianto resi possibili dalla generosità di Andrea e dei suoi familiari, che hanno autorizzato la donazione degli organi. Diverse équipe in tutta Italia hanno potuto offrire una risposta alle speranze di tanti pazienti che attendevano un’operazione decisiva. Una continuazione della vita del giovane, conosciuto e benvoluto a Casarza, un lavoro impegnativo in fabbrica - addetto allo stampaggio alla Astore Valves and Fitting - e tanto impegno quotidiano tra il volontariato a sostegno delle attività del Genoa Club di Casarza e le attività benefiche a favore delle realtà sociali che operano nel Tigullio. Proprio sabato sera il giovane aveva rinunciato a una serata di divertimento con gli amici a Lavagna. Come già aveva fatto l’anno scorso, non aveva voluto mancare all’appuntamento con la festa del Genoa che da diversi anni viene organizzata presso il circolo ricreativo Seiou di Verici. Anche l’anno scorso aveva venduto le maglie del Genoa per devolvere il ricavato a favore del piccolo Simone Sivori, il bimbo di Castiglione Chiavarese che necessita di costosissime cure perché affetto da una rara e grave malattia. Il destino ha messo sulla sua strada Corrado Piazza. L’uomo ha preso una di quelle maglie senza pagare. Alle rimostranze di Andrea, un’assurda reazione omicida.
non commento....
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