30 Morti in 10 anni nel porto di Genova non sono ..fatalita', 1200 morti all'anno sul posto di lavoro

Ennesimo incidente sul lavoro, ennesimo assassinio di un lavoratore, ennesima morte figlia di un sistema ed in particolare di un sistema "porto" dove in 10 anni hanno perso la vita 30 persone.
Enrico padre di due 2 figli, era spedizioniere alle dipendenze dell'impresa FO.RE.S.T. una ditta presente nel porto di Genova.

Quattro morti il giorno. Quattro morti tutti i giorni, senza appello, quattro condanne a morte. Molto spesso immigrati, precari, proletari, spesso ovviemente morti in silenzio senza "onori" di cronaca.
Morto su morto sintomo di una situazione a cui nessuno vuol mettere un fermo, a parole tutti ma con i fatti nessuno, dati che producono il sintomo di quanto sia reale lo sfruttamento consono a questo sistema di produzione basato sul profitto.
Venerdi e' morto Enrico, ad oggi gia' altri 10.

Spontaneamente colleghi amici e compagni hanno per due giorni manifestato presidiato bloccato parte della citta'.

Ciao Enrico..

ps

Uno striscione simile al titolo riportato capeggiava nella Nord nella partita con il Bologna.

eh no...ora c'e' da risolvere il problema di quei delinquenti degli ultras..poi che importa dei lavoratori..che schifo.

onore agli operai morti al lavoro!

mi fa schifo vedere gente in tv che guadagna miliardi senza fare un cazzo, e poi sentire di gente che muore per 1500€ al mese...

tra l'altro ieri mattina al terminal messina si è ferita un'altra persona ad una gamba, e non era propriamente un taglietto da niente...

prima sbattiamo dentro gli ultras che abbelliscono e animano gli stadi con le loro coreografie stupende....poi non faccio un cazzo per i morti sul lavoro.mmh c'è qualcosa che non va!!

cavolo muore un poliziotto e si apre una bufera mediatica,
muore un operaio e nessuno se ne fotte!
La morte è uguale per tutti!

vabbe' ma tanto i problemi sono i stadi non a norma...pensassero ad andare nei cantieri dove si lavori in ocndizioni pietosi...e poi se non ti chiami raciti (sempre con rispetto parlando) le morti sul lavoro non valgono niente e non ne parla nessuno...

le morti al giorno d'oggi non sono tutte uguali

Ottima iniziativa quella dello striscione, ho visto replicata anche ieri con il Vicenza.
Il proletariato è solo carne da macello sacrificata sull'altare del profitto borghese; mobilitano l'esercito per reprimere i tifosi e tutti i fenomeni di partecipazione sociale, quando dovrebbero davvero mobilitarlo per la sicurezza sul lavoro, la garanzia dei diritti dei lavoratori ed il rispetto dei contratti.
saluti

Faccio il Volontario da anni (e ultimamente ci lavoro) sulle ambulanze, abbiamo gran parte del porto come zona di competenza, vedo le condizioni in cui si lavora...centinaia di infortuni e purtroppo morti evitabili.
Non si puo' andare avanti così, bisogna fare qualcosa...

Ciao Enrico.

Colgo l'occasione per ricordare un caro amico...uno dei 30...tra pochi giorni sono 9 anni che non c'è piu'...

Era 30 aprile 1998: terminal Messina, 5 del mattino, un carrello sulla portacontainer Jolly Rubino travolge Gianluca Chiarini, ventiseienne dipendente della Culms (Compagnia unica lavoratori merci varie). Le ruote della motrice portaconteiner gli sfondano la cassa toracica, muore a mezzogiorno.

Era un amico, compagno di palestra,avversario temibile e leale sul tatami...

Ciao Gian.

ragazzi ..questo è un paese allo sfascio, dalle mille incongruenze che ormai nn si reggono piu'.

Nn capisco perchè la gente continui a votare, a scegliere un partito invece di un altro. Ma davero c'è ancora qualcuno che pensa uno di rifondazione fa gli interessi degli operai e uno di forza italia fa gli interessi degli imprenditori?

Già tremoa sapere che SupermartaVincenzi sarà la nuova sindachessa...


come dice Matarrese: " dieci anni fa c'era prodi al governo, Baudo presentava San remo e Al bano cantava.."

Se si sente di dire una frase del genere in televisione , con la faccia da culo immensa che si ritrova, vuol dire che sono gli italiani che glielo permettono.

e gli italiani glielo permettono perchè sono un branco di pecore. E' sufficiente un po di figa in TV, un po di calcio, una bella macchina, un piatto di pasta o una pizza e l'italiano medio e soddisfatto e nn rompe i coglioni.


Poi se qualcuno muore "fa parte del sistema"....

Speremmu che nu segge mi....

Chippo: condivido pienamente l'analisi ma per niente le conclusioni;
come giustamente fai notare il popolino è obnubliato da oppiacei quali calcio, tv ecc, mentre la controffensiva di quello che chiami sistema è sempre più intollerabile.
Il fatto è che il sistema è retto da un mix di ignoranza, disfattismo e fatalismo in cui cadi anche tu, metre bisogna riportare la questione operaia al centro del dibattito evitando tutto il disfattismo tipico di chi si sente escluso. La questione operaia, dal modo di vivere, sopportare e SOPRAVVIVERE ad un contratto infame ed alla giornata di lavoro, al modo di vivere, gioire e riempire la curva sono strattamente legata da quello stesso sitema che mercifica l'operaio rendendolo accessorio trascurabile della catena produttiva o consumatore inebetito del prodotto calcistico secondo i clichè televisivi.
Il problema è che mentre qualcuno fa con coerenza gli interessi degli imprenditori (portuali o callcistici......) qualcuno fa sempre meno gli interessi degli operai.
saluti

poveraccio l'ultimo che è morto la settimana scorsa a sampi aveva anche 3 figli se non sbaglio..

io al porto ci sono praticamente nato....con mio padre....sentire certe cose mi fa venire i brividi....ho visto in che condizioni si deve lavorare sono andato a vedere la merda di degrado....ci vuole più sicurezza....così nn si può andare avanti! è uno skandalo!