A Parma, se ci fanno andare..

GENOVA – La Società comunica di aver ricevuto dal Parma Fc notizia dell’avvenuta sospensione della prevendita rivolta ai sostenitori genoani per la partita di domenica allo Stadio Tardini in attesa di determinazioni al riguardo. Tale provvedimento è stato indotto da una comunicazione pervenuta dalla Lega Calcio per l’elevato livello di alfosterone ritrovato in alcuni bicchieri di birra analizzati a campione dopo gli scontri avvenuti domenica nei pressi dello stadio Luigi Ferraris in Marassi.

Spetta ora al CASMS valutare la rimozione della sospensiva in atto.

Il Casms, Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha deciso misure restrittive per alcuni incontri di calcio valutati a rischio tenendo conto anche dei gravi incidenti di Genova e Livorno. L’organismo ha deciso di vietare la presenza dei tifosi ospiti per i seguenti incontri, considerati ad «alto rischio»: Chievo-Livorno (Serie A) del 17 aprile, con vendita dei biglietti ai soli residenti nella regione Veneto; Parma-Genoa (Serie A) del 18 aprile, con vendita dei biglietti solo ai residenti della Regione Emilia Romagna; Roma-Sampdoria (Serie A) del 25 aprile, con divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella regione Liguria; Napoli-Cagliari (Serie A) del 25 aprile, con vendita dei biglietti ai soli residenti nella regione Campania. Più articolata la decisione per la gara `Inter-Atalanta´ (Serie A) del 24 aprile prossimo: il Comitato, in considerazione della vicinanza delle città delle due squadre, ha infatti deciso il divieto della vendita dei biglietti nella provincia di Bergamo e la vendita di un solo biglietto agli iscritti agli `Inter Club´ riconosciuti, anche se residenti nella provincia di Bergamo, con incedibilità degli stessi. Nessuna restrizione invece per i possessori della tessera del tifoso.

..ma vincere per che cosa? per sentirsi dire che intanto noi in Europa non ci vogliamo andare .. perche influirebbe negativamente sul campionato...in quanto noi puntiamo all'europa..

ma che se ne andassero tutti a fare in culo