VARIE, ..altre tifoserie..

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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 15/3/2010, 14:25




Secondo voi, quanto e' costato $$$ alla POLVERINI quel posto a sedere?

www.repubblica.it/images/2010/03/14...05f3fdcb256.jpg
 
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San Gottardo
view post Posted on 16/3/2010, 13:51




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ieri allo stadio di foggia i tifosi locali hanno ospitato i supporter della reggiana

che avevano il divieto del casm


per me è un gran bel gesto quello fatto dai pugliesi
 
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San Gottardo
view post Posted on 16/3/2010, 20:12




CITAZIONE (Grifoni*Ovunque @ 15/3/2010, 14:25)
Secondo voi, quanto e' costato $$$ alla POLVERINI quel posto a sedere?

www.repubblica.it/images/2010/03/14...05f3fdcb256.jpg

:B):

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Zueni_Manin
view post Posted on 17/3/2010, 00:48




posso astenermi dal commentare?
 
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Grigoa
view post Posted on 17/3/2010, 12:00




E come diceva il compianto Sordi...:"Mo', ve saluto alla romana..."
"SE VEDEMO!!!" :lol:

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Zueni_Manin
view post Posted on 17/3/2010, 19:00




solo una domanda... anche qui nel forum bestemmiare costa l'espulsione?
 
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ex-grb
view post Posted on 18/3/2010, 00:54




Pare che i reggiani avessero gli accrediti dati dalla loro societa'....
mentre a cagliari mi pare lo scorso anno, quando pareggiammo all'ultimo, che era vietata alcuni di noi erano presenti grazie ai biglietti dati dai giocatori...giusto per la cronaca..solo che per noi era meno...tranquilla..
 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 23/3/2010, 13:28




Mentre qualcuno si fa "regalare" il pulman, mentre altri affittano la balconata al "politico" di turno....altri rettificano.

CURVA NORD: 'NON SIAMO POLITICIZZATI'

Con questo comunicato noi, ultras curva nord di Martina Franca, ci rivolgiamo direttamente a tutti i cittadini di Martina.
Dopo essere stati messi in causa in un contesto politico nella giornata di domenica, dal consigliere regionale Chiarelli; in unisono noi ultras, ribadiamo e confermiamo il nostro distacco dalla politica locale e ci dissociamo moralmente da qualsiasi campagna elettorale e da qualsiasi schieramento politico.
Dopo essere stati scippati della Nostra squadra di calcio, nessun politico ha cercato di recuperare il salvabile, ma “facciamo finta” che il calcio non è politica, ma la nostra città non è più un isola felice, mancano le istituzioni, manca tutto.
Con questo ribadiamo che Noi ultras ci manteniamo nettamente al di fuori da ogni contesto politico.
Siamo stanchi! Parliamo da cittadini martinesi e ultras, il nostro pensiero è di lasciare la fede politica fuori dallo stadio. Destra o sinistra, bandiera nera o rossa, per noi sono solo inutili alleanze politiche e questo è abbastanza triste in quando ci sarebbe proprio la necessità di un movimento unico che vada al di là della politica e affronti temi comuni sui quali dibattere e battersi per migliorare la nostra meravigliosa città che proprio non va bene.
Rivolgendoci ai liberi sportivi martinesi, ognuno è libero di manifestare la propria fede politica. Noi ultras siamo ben favorevoli a tutte le iniziative quando non sono etichettate da alcun partito e allo stadio i nostri simboli sono solo quelli del Martina, così come il colore delle nostre bandiere è solo il biancoazzuro.
Da cittadini italiani ci presenteremo ancora alle urne a votare, anche se l’unica soluzione dopo esser stati abbandonati e derisi dalla forza politica locale è di strappare il certificato elettorale e buttarlo per strada.
I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni, e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare.

Ultras curva nord Martina Franca
 
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San Gottardo
view post Posted on 23/3/2010, 15:23




CASO RACITI

CATANIA - La prima Corte d'assise di Catania, accogliendo integralmente la richiesta del pm Andrea Bonomo, ha condannato a 11 anni di reclusione, per omicidio preterintezionale, Daniele Natale Micale, 23 anni, a conclusione del processo per la morte dell'ispettore Filippo Raciti, deceduto per le ferite riportate durante gli scontri dentro e fuori lo Stadio 'Angelo Massimino' il 2 febbraio del 2007 durante il derby di calcio con il Palermo.

La prima Corte d'assise di Catania, accogliendo integralmente la richiesta del pm Andrea Bonomo, ha condannato a 11 anni di reclusione, per omicidio preterintezionale, Daniele Natale Micale, 23 anni, a conclusione del processo per la morte dell'ispettore Filippo Raciti, deceduto per le ferite riportate durante gli scontri dentro e fuori lo Stadio 'Angelo Massimino' il 2 febbraio del 2007 durante il derby di calcio con il Palermo. La Corte ha inoltre condannato l'imputato al pagamento di 25 mila euro ciascuno alla presidenza del Consiglio dei ministri e al ministero dell'Interno per danni non patrimoniali. I giudici hanno anche disposto il pagamento esecutivo di una provvisionale di 75 mila euro ciascuno per la vedova e i due figli dell'ispettore Raciti e di 50 mila euro per il ministero dell'Interno.

Per la morte dell'ispettore è accusato anche Antonino Speziale, che il 9 febbraio scorso è stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. La sentenza è stata emessa dal Tribunale per i minorenni perché all'epoca dei fatti l'imputato non era ancora maggiorenne.


LA MADRE: 'CONDANNATO SENZA PROVE, VITA DISTRUTTA' - "Gli hanno distrutto la vita condannandolo senza prove. La chiedo io giustizia e i danni per mio figlio e suoi fratelli. Ci stanno facendo morire...". Così Rosaria Palermo, madre di Daniele Natale Micale, commenta in lacrime nell'aula della prima Corte d'assise di Catania la condanna a 11 anni di reclusione comminata a suo figlio per la morte dell'ispettore Filippo Raciti. Il giovane ha ascoltato la sentenza abbracciato alla madre.

"Ho atteso tre anni in silenzio - aggiunge - ma adesso lo devo dire: non ho più fiducia nella magistratura. Ma Dio vede e provvede... Mio figlio in carcere non ci andrà, ci andrò io al suo posto: lui si deve godere la vita. La sua colpa è stata di trovarsi al momento sbagliato al posto sbagliato, ma può capitare a ciascuno di noi". "Capisco che soddisfatti della sentenza possono essere, con tutto il rispetto per loro, i familiari dell'ispettore che possono dire di avere trovato i colpevoli - osserva ancora scossa Rosaria Palermo - ma dove sono le prove? Io voglio le prove. Ma quante cavolate abbiamo sentito...". Accanto a lei anche la sorella di Daniele Natale Micale annuisce e tra le lacrime continua a ripetere : "Hanno condannato un innocente mentre i veri colpevoli sono ancora fuori".

Il giovane rimane in libertà in attesa del ricorso che è stato annunciato dai suoi legali. Micale era stato arrestato il primo aprile del 2008 dalla polizia per concorso nell'omicidio dell'ispettore di polizia Filippo Raciti. Era stato scarcerato il 20 giugno successivo dalla quinta sezione penale del Tribunale del riesame di Catania, che aveva accolto la richiesta dei suoi legali, gli avvocati Mimmo Cannavò ed Eugenio De Luca, di revoca dell'ordine di custodia in carcere ritenendo venute meno le esigenze cautelari. All'identificazione di Micale la polizia era giunta attraverso un indumento: una felpa nera, personalizzata, con la scritta 'Meglio diffidato che servo dello Stato' accanto all'effige che riproduce un elefante color rosso-azzurro e alla scritta bianca con la dicitura Ultras.

E' stato l'elemento determinante a 'scagionare' il fratello gemello dell'indagato, Antonio, che il 2 febbraio del 2007 era al Massimino, ma non indossava quella felpa. L'imputato si è sempre riconosciuto nelle immagini del sistema televisivo che lo riprende mentre assieme a Antonino Speziale ha in mano un sottolavello. Ma Micale ha sempre ribadito di essersi "sostanzialmente limitato ad appoggiare la mano sul pezzo di lamiera" che "teneva una persona" a lui sconosciuta, di "essersi distratto alla ricerca con lo sguardo di un amico" che era con lui e quindi di "non avere visto se ci fossero stati contatti con le forze dell'ordine".

LA VEDOVA DI RACITI: 'ASSASSINI CONDANNATI, GIUSTIZIA E' FATTA' - "Giustizia è fatta, ora potrò dire ai miei due figli che gli assassini del loro padre sono stati condannati: è una notizia che attendono da tre anni". Così Marisa Grasso, vedova dell'ispettore Filippo Raciti, ha commentato nell'aula della prima Corte d'assise la condanna a 11 anni di reclusione di Daniele Natale Micale per la morte di suo marito. Per lo stesso reato il 9 febbraio scorso è stato condannato dal Tribunale per i minorenni di Catania a 14 anni di reclusione Antonio Speziale. "Mio marito indietro non torna - ha aggiunto Marisa Grasso - ma questa sentenza è una risposta di giustizia che porto a casa a miei figli, che hanno perso il padre : è morto mentre lavorava per difendere la giustizia e Catania".

Soddisfatti per la sentenza anche i genitori di Filippo Raciti che attraverso i propri legali hanno fatto sapere di apprezzare non il numero di anni comminati all'imputato ma 'per la sentenza in se', perche' e' stata accertata la responsabilita' delle persone accusate di aver ucciso il figlio'
 
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San Gottardo
view post Posted on 29/3/2010, 12:35




LA CACCIA AL TAMBURO PER PISA- CHIOGGIA


Ha fatto iniziare la partita con mezzora di ritardo, l'arbitro Diego Roca di Foggia, perchè poco prima dell'orario fissato (14.30) un funzionario di polizia gli ha consegnato un documento in cui veniva chiesto di non far scendere le squadre in campo fino a quando non si fossero risolti i problemi al pre-filtraggio davanti allo stadio. E' accaduto a Pisa per la partita di serie D tra i padroni di casa e il Chioggia. Fuori dall'Arena Garibaldi c'erano prima dell'inizio ancora mille persone, metà delle quali ha poi preferito tornare a casa. Intorno allo stadio erano presenti centinaia di agenti, alcuni dei quali in tenuta anti-sommossa, per impedire agli ultrà pisani di far entrare bandiere di grandi dimensioni e tamburi, proibiti per motivi di sicurezza. (repubblica.it)
 
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Zueni_Manin
view post Posted on 29/3/2010, 13:29




aggiungerei che i tifosi del chioggia non sono stati fatti andare a pisa... che la polizia ha caricato i sostenitori pisani che ormai dentro allo stadio volevano uscire per unirsi a chi è rimasto fuori....

Comunicato Curva Nord dopo i fatti di Pisa-Chioggia PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione sportiva
Sabato 27 Marzo 2010 18:37

Migliaia di firme raccolte, proteste, iniziative, incontri con Società AC Pisa 1909 e Sindaco: tutto questo per fare entrare bandiere e tamburi allo stadio alla luce del sole e tornare a un'Arena alla vecchia maniera...
La risposta degli organi preposti all'"ordine pubblico" oggi è stata sotto gli occhi di tutta la città: stadio blindato, camionette di celerini in tenuta antisommossa a presidio dell'Arena, elicotteri, perquisizioni a tappeto a chiunque, vecchi e giovani. Un esercito per impedire alla tifoseria pisana di entrare nel suo stadio liberamente con bandiere e tamburi. Da questo ennesimo divieto e sopruso è scaturita la nostra decisione di rimanere fuori dallo stadio con i nostri colori, bandiere e tamburi.
Abbiamo assistito a scene gravissime, assurde e inverosimili: addirittura alla gente che voleva uscire dalla Nord per unirsi alla nostra protesta gli è stato impedito con la forza ed è stata costretta a rimanere rinchiusa nella Curva. Tutto ciò secondo noi sarebbe anche punibile legalmente, essendo, di fatto, sequestro di persona. E' allucinante essere arrivati al punto di non essere più liberi di uscire da uno stadio quando ci pare.
Anche la partita è iniziata con trenta minuti di ritardo a causa di tutto ciò. Pisa - Chioggia doveva essere una festa, la partita dove la Curva Nord Maurizio Alberti si sarebbe ripresentata con i suoi vessilli e colorata alla vecchia maniera, ma ancora una volta la risposta è stata solo repressione. Pensiamo anche a quanto è costato allo Stato italiano (e quindi a noi che paghiamo le tasse) questa ridicola "caccia al tamburo". Reparti celere antisommossa, camionette, elicotteri non sono certo venuti gratis, e tutto questo per una partita di serie d dove neanche erano presenti i tifosi ospiti, per un altro assurdo divieto. Siamo alla follia.

Quello che è accaduto non ci piegherà, ma anzi ci dà ancora più forza per continuare a lottare contro questo decreto e contro la tolleranza zero all'Arena Garibaldi

Curva Nord "Maurizio Alberti"
 
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San Gottardo
view post Posted on 29/3/2010, 15:25




Friulani a firenze.....

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"cav i colori ci dividono, la mentalita' anche"
 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 19/4/2010, 12:38




da Pisa..

...Oggi siamo riusciti a entrare in curva con questo striscione, i tamburi e le bandiere dei gruppi. Per questo, se verrà attuata la solita tolleranza zero, rischiamo le solite diffide e multe. Ma era importante per noi partecipare "alla vecchia maniera" a questa festa e dimostrare, ancora una volta, che tamburi e bandiere sono solo sinonimo di tifo e di festa e che accanirsi contro queste cose, che nulla hanno a che fare con la violenza, è assurdo e senza senso!
Ringraziamo la squadra per il meritatissimo ritorno nei professionisti e ci auguriamo che non pagheremo questa giornata di festa con altri ridicoli daspo.

Curva Nord "Maurizio Alberti"
 
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22 replies since 15/3/2010, 14:25   950 views
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