TO PROTECT AND SERVE..., Per cortesia nessun commento solo articoli e notizie "ufficiali"

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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 9/1/2008, 17:18




Cina - Ucciso per aver filmato agenti

fonte ansa.it

Durante una rivolta davanti a una discarica di rifiuti

(ANSA) - PECHINO, 9 GEN - Un uomo e' stato ucciso in Cina per aver filmato vigili urbani nell'atto di reprimere una rivolta scoppiata per un'emergenza rifiuti. Lunedi', l'uomo aveva filmato con un cellulare l'intervento dei vigili contro una protesta popolare davanti a una discarica in un villaggio nel centro della Cina. L'agenzia Nuova Cina scrive che 24 persone sono state arrestate. Cresce nel Paese l'indignazione per le violenze della polizia.
 
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Pitote
view post Posted on 10/1/2008, 08:17




Carabiniere “malato”
faceva l’imbianchino


Un carabiniere è stato condannato per aver chiamato il numero 899 con il telefono della caserma; un altro ha patteggiato per aver svolto il lavoro di imbianchino durante un periodo di malattia e infine un appuntato è stato rinviato a giudizio per aver schiaffeggiato un maresciallo. Nonostante sia a un passo dalla sua chiusura per decisione del Governo attraverso la legge finanziaria, il tribunale militare prosegue nel suo lavoro. E lo fa con i suoi giudici che ieri hanno usato la mano pesante nei confronti dei sottufficiali dell’Arma finiti sotto processo. L’udienza preliminare di ieri infatti si è conclusa complessivamente con due patteggiamenti, un rinvio e un assoluzione.

Tra i casi più curiosi c’è quello avvenuto nel territorio pistoiese dove un appuntato scelto di 40 anni, operativo nel settore telematico, utilizzava il telefono della caserma per contattare il numero 899 specializzato nei pronostici per il gioco del Lotto. I superiori quando si sono accorti il lievitare della bolletta telefonica hanno deciso di aprire un’indagine interna e dai tabulati è risultato appunto che le chiamate erano dirette a quei numeri costosissimi che cominciano con il prefisso 899. Secondo i rilievi, il carabiniere aveva effettuato telefonate per un costo complessivo di seicento euro. Tutto per il pallino del Lotto come se dall’altro capo del telefono ci fossero maghi che dalla sfera di cristallo potevano prevedere l’uscita dei numeri della Smorfia. Ieri mattina il militare è comparso davanti al gup Gabriele Casalena e con il pm Davide Ercolani non ha potuto far altro che ammettere la colpa e patteggiare la pena a cinque mesi.

Lo stesso rito di giudizio è stato seguito anche da un altro carabiniere emiliano di 44 anni, in forza alla caserma Molinelle di Bologna. Il militare era accusato di simulazione di infermità e truffa, in quanto si era dichiarato malato per non prestare servizio e invece faceva l’imbianchino per conto di una impresa privata. Durante le indagini della Guardia di finanza, il carabiniere era stato controllato e fotografato con la tuta da imbianchino mentre tinteggiava la parete di una casa malgrado fosse in malattia. Di fronte a tali prove, l'imputato non ha potuto far altro che patteggiare la pena a sei mesi di reclusione. Una curiosità. Nei mesi scorsi lo stesso tribunale militare della Spezia aveva condannato un altro militare della stessa compagnia della Molinella di Bologna, il quale nonostante fosse in malattia si era iscritto a un corso di lanci con il paracadute.

È andata male anche a un appuntato della caserma di Rosignano che aveva schiaffeggiato un maresciallo durante un diverbio: il gip Casalena ha accolto le richieste del pm Ercolani e ha rinviato a giudizio l’imputato.

L’unico militare riuscito a sfuggire al giudizio severo del gup è stato un maresciallo della caserma Varanini di Bologna accusato di rivelazione di notizie riservate e di sedizione. In sostanza il carabiniere aveva scattato alcune foto per illustrare il degrado in cui versa la caserma e le aveva fornite a un quotidiano bolognese. Le successive inchieste giornalistiche erano sfociate in una serie di interrogazioni parlamentari sullo stato di fatiscenza della caserma.

Il gup Casalena ha accolto la tesi difensiva secondo cui l’articolo non ha alterato la realtà del degrado e alimentato il malcontento dei militari che già lamentavano lo stato di manutenzione della caserma. Così il giudice ha prosciolto da ogni accusa l’imputato.
 
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Pitote
view post Posted on 24/1/2008, 19:14




Poliziotti accusati di spaccio
chieste pesanti condanne


Il pm Vittorio Ranieri Miniati ha chiesto la condanna a otto anni di reclusione per Giovanni Sivolella e Andrea Percudani ed a sei anni per Giuseppe Berlingardo, i tre ispettori della sezione narcotici della squadra mobile di Genova, accusati di concorso in detenzione e cessione di stupefacente.

Il processo che si svolge con rito abbreviato davanti al gup Daniela Faraggi, è stato rinviato al 31 gennaio. I difensori dei primi due imputati, che sono accusati anche di peculato e falso, hanno chiesto l’attenuante della collaborazione mentre la difesa di Berlingardo, che deve rispondere di un solo episodio, ha chiesto la derubricazione del trasporto di stupefacenti in favoreggiamento.

A far scattare le indagini erano state le dichiarazioni di un pentito che si era messo d’accordo con i primi due per la cessione di una partita di droga. Ad arrestarli fu la Guardia di Finanza.

Giovanni Sivolella, 52 anni e Andrea Percudani, 41 anni, che avevano ammesso le loro responsabilità, devono rispondere di 35 capi di imputazione per una decina di episodi mentre Giuseppe Bellingardo, 52 anni, è accusato di un solo episodio e cioè di essersi disfatto, buttandola giù da un ponte a Isola del Cantone, di una borsa contenente circa 8-9 chili di cocaina pura che avrebbe ricevuto da Percudani in questura afffinché la facesse sparire. L’accusa a carico di Bellingardo che è detenuto nel carcere di Chiavari ed è difeso dall’avv. Mario Iavicoli, è quella di detenzione e trasporto di sostanza stupefacente.

Stamani, al processo, erano presenti tutti e tre gli imputati. A parlare, fornendo alcune spiegazioni, sono stati Sivolella, assistito dall’avv. Gianstefano Torrigino, e Percudani, difeso dagli avvocati Vittorio Pendini e Roberto Frank.

I due sono detenuti a Chiavari ed a Pontedecimo. Gli episodi si sarebbero svolti a partire dal 2003 e fino all’inizio del 2007. A far scattare le indagini furono le dichiarazioni di un ex confidente che, sospettato di essere nel giro del traffico di droga, fu interrogato dai militari della Guardia di Finanza che scoprirono i contatti con gli ispettori di polizia. Il confidente avrebbe poi concordato con gli ispettori di polizia Sivolella e Percudani la cessione, a rate, di un chilo di cocaina del valore di circa 70.000 euro.

La prima parte della somma, 5000 euro, doveva essere consegnata nei pressi del centro commerciale della Fiumara dove Sivolella fu fermato dalla Finanza nel febbraio dell’anno scorso. Il secondo fu fermato qualche ora dopo in questura. Bellingardo fu invece arrestato dopo circa 4 mesi. Secondo le loro stesse ammissioni Sivolella e Percudani, invece di distruggere le sostanze stupefacenti che sequestravano durante le varie operazioni inviandole nell’apposito inceneritore, le sostituivano con riso, sale o sapone e poi le rivendevano tramite spacciatori.
 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 29/1/2008, 14:36




G8, molotov alla scuola Diaz: rinvio
a giudizio per due funzionari di polizia

Il prossimo 7 aprile si aprirà il processo per Pietro Troiani e Salvatore Gava, accusati di falso

GENOVA - Il processo si farà. Inizierà il prossimo 7 aprile davanti al giudice monocratico il processo a carico Pietro Troiani e Salvatore Gava, accusati di falso nell'ambito della vicenda delle due molotov trovate nel cortile della scuola Diaz durante il G8 del 2001 a Genova.

RINVIO A GIUDIZIO - Il gup Roberto Fucigna, su richiesta dei pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Albini, ha rinviato a giudizio i due funzionari di polizia per i quali la difesa aveva chiesto il proscioglimento. Secondo l'accusa, Troiani avrebbe fornito false notizie sul luogo di rinvenimento delle bottiglie molotov mentre Gava avrebbe attestato falsamente di aver partecipato alla perquisizione della Diaz e al conseguente sequestro. Troiani e Gava sono inoltre imputati, rispettivamente, di calunnia e perquisizione arbitraria nella scuola Pascoli, durante il G8 quartier generale del Genoa Social Forum, nel processo per l'irruzione nella scuola Diaz a carico di 29 funzionari e dirigenti di polizia.

 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 1/2/2008, 10:12




Condannati a 29 anni tre ispettori di polizia, spacciavano droga

Si è svolto questa mattina con il rito abbreviato il processo a carico dei tre ispettori della Sezione narcotici della squadra mobile di Genova, accusati di concorso in detenzione e cessione di stupefacenti. In totale la sentenza ha sancito la condanna a 29 anni di reclusione: 12 anni per Giovanni Sivolella e Andrea Percudani, 5 anni e 4 mesi per Giuseppe Bellingardo. I primi due imputati erano accusati anche di peculato e falso. I tre ispettori, arrestati dalla Guardia di Finanza, restano dunque in carcere, dove si trovano dal febbraio scorso. Le indagini erano scattate in seguito alle dichiarazioni di un pentito che si era accordato con due di loro per la cessione di una partita di droga.

 
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roger
view post Posted on 15/2/2008, 15:34




Morte Sandri, secondo la perizia il proiettile sarebbe stato deviato
ROMA - La perizia balistica conferma la deviazione della traiettoria subita dal colpo di pistola che l'11 novembre del 2007 ha ucciso il tifoso laziale Gabriele Sandri nell'area di servizio di Badia al Pino (Arezzo). Lo rende noto l'avvocato Francesco Molino, che difende l'agente Luigi Spaccarotella, accusato di omicidio volontario per la morte di Sandri. A determinare la deviazione sarebbe stato l'impatto fra il proiettile e la rete metallica che divide le corsie dell'autostrada.
La perizia balistica, affidata dalla procura aretina al professor Domenico Compagnini, è stata depositata nella tarda serata di ieri. "La conferma della deviazione del proiettile - ha dichiarato Molino - è un elemento importante per la difesa. Adesso leggerò attentamente la perizia, ma ho già visto che vengono valutate una serie di ipotesi legate soprattutto alla posizione dell'auto dei ragazzi di Roma".
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 21/2/2008, 15:52




Luisiana:Massacrata di botte una donna da un agente di polizia.

http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter...taMC_corriere_2
 
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roger
view post Posted on 25/2/2008, 20:47




Umiliazioni, pestaggi, sputi
ecco l'inferno della Bolzaneto"


GENOVA - Qualcuno dovrà pure spiegare l'odio e la violenza, la barbarie, la crudeltà gratuita. L'accanimento. Gli insulti, le umiliazioni, le botte. I capelli tagliati a colpi di forbice, gli sputi, i volti marchiati, le dita spezzate. Qualcuno dovrà spiegare, ed assumersene le responsabilità.

Nella seconda udienza dedicata alla requisitoria del processo per le violenze e i soprusi nella caserma di Bolzaneto, i pubblici ministeri si sono concentrati sull'attendibilità dei testi. Spiegando che non furono solo le 209 vittime a raccontare nei dettagli l'orrore di quei tre giorni, ma che gli stessi imputati generali, funzionari di polizia, ufficiali dell'Arma, guardie carcerarie, poliziotti, carabinieri, medici hanno più o meno direttamente confermato quegli sconcertanti resoconti.

Vale allora la pena di riportare alla lettera una parte dell'intervento di Vittorio Ranieri Miniati, a nome anche dell'altro pm, Patrizia Petruzziello. Un breve elenco di fatti specifici accaduti nel "carcere del G8". Una esemplare tessera del mosaico. Miniati cita ad esempio "le battute offensive e minacciose con riferimento alla morte di Carlo Giuliani o di alcuni motivi parafrasati a scopo di scherno". "Per la giornata di venerdì, in particolare: il malore di Angelo Rossomando e quello di Karl Schreiter. Il taglio di capelli di Taline Ender e Saida Teresa Magana. Il capo spinto verso la tazza del water a Ester Percivati. Lo strappo della mano di Giuseppe Azzolina. le ustioni con sigaretta sul dorso del piede a Carlos manuel Otero Balado, percosso tra l'altro sui genitali con un grosso salame. Le percosse con lo stesso grosso salame sul collo di Pedro Chicarro Sanchez".

"Per la giornata di sabato, in particolare: il malore di Katia Leone per lo spruzzo in cella di spray urticante. Il malore di Panagiotis Sideriatis, cui verrà riscontrata la rottura della milza. Il pestaggio di Mohammed Tabbach, persona con arto artificiale. Gli insulti a Massimiliano Amodio, per la sua bassa statura. Gli insulti razzisti a Francisco Alberto Anerdi per il colore della sua pelle. Le modalità vessatorie della traduzione di David Morozzi e Carlo Cuccomarino, che vengono legati insieme e le cui teste vengono fatte sbattere l'una contro l'altra".

"Per la domenica, in particolare: il malore di Stefan Brauer in seguito allo spruzzo di spray urticanti, lasciato con un camice verde da sala operatoria al freddo. Il malore di Fabian Haldimann, che sviene in cella ove è costretto nella posizione vessatoria. L'etichettatura sulla guancia, a mo' di marchio, per i ragazzi arrestati alla Diaz nel piazzale al momento dell'arrivo a Bolzaneto. La sofferenza di Anna Julia Kutschkau che a causa della rottura dei denti e della frattura della mascella non è neppure in grado di deglutire. Il disagio di Jens Herrrmann, che nella scuola Diaz per il terrore non è riuscito a trattenere le sue deiezioni e al quale non è consentito di lavarsi. La particolare foggia del cappellino imposto a Thorsten Meyer Hinrrichs: un cappellino rosso con la falce ed un pene al posto del martello, con cui è costretto a girare nel piazzale senza poterlo togliere". Per chi lo avesse dimenticato, i responsabili di questi episodi sono uomini dello Stato. Quello che ci dovrebbero proteggere dai criminali.
 
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Pitote
view post Posted on 26/2/2008, 14:42




LA SEPARAZIONE DAL MARITO all'origine dell'omicidio-suicidio

Dramma a Pistoia, mamma poliziotto spara alla figlia e poi si toglie la vita
I corpi dentro una vettura in una piazza di Pieve a Nivole. Il procuratore: «È una tragedia familiare»

L'auto all'interno della quale sono stai trovati i due corpi (Ansa)
PIEVE A NIEVOLE (Pistoia) - La separazione dal marito: da qui secondo gli inquirenti bisogna partire per comprendere il gesto dell'ispettrice di polizia di 51 anni in servizio a Firenze. Martedì sera la donna ha parcheggiato la propria auto in una piazza di Pieve a Nivole, in provincia di Pistoia, ha ucciso la figlia di nove anni, Chiara, e poi si è tolta la vita. Per farlo ha utilizzato l'arma che aveva in dotazione.

«TRAGEDIA FAMILIARE» - Confermato dunque l'omicidio-suicidio, ipotesi sin dalle prime ore dopo il ritrovamento seguita dagli inquirenti. «Siamo di fronte ad una tragedia familiare» ha detto il il procuratore capo della Procura della Repubblica di Pistoia Renzo Dell'Anno lasciando il luogo del duplice delitto. «La donna - ha spiegato Dell'Anno - ha probabilmente raggiunto Pieve a Nievole per i legami di amicizia che la legavano al parroco del paese». Il magistrato ha anche confermato che l'arma usata era quella che la donna aveva in dotazione e che alla base del gesto c'è la separazione dal marito. «Dal punto di vista investigativo il caso è praticamente chiuso - ha concluso Dell'Anno - non si ravvisano infatti responsabilità di terzi». La tragedia, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti si sarebbe consumata lunedì sera. A scoprire i corpi, martedì mattina, un automobilista che aveva parcheggiato nei pressi della Punto bianca dell'ispettrice di polizia.

 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 29/2/2008, 10:01




Catania, ladro di moto in fuga
ucciso dai carabinieri



CATANIA - Un colpo di pistola partito dall'arma di un carabiniere ha ucciso un ladro di motorini a Giarre, in provincia di Catania. Giovanni Grasso aveva 31 anni; viaggiava in sella ad uno scooter con un complice poco più che maggiorenne. Erano stati intercettati da una gazzella mentre attraversavano il centro del paese. Durante l'inseguimento, il carabiniere ha esploso in aria quattro colpi di pistola ma i fuggitivi, per evitare di essere fermati, hanno invaso la corsia opposta rischiando di scontrarsi frontalmente con un'auto.

Sono finiti a terra e quando il militare è sceso dall'auto per arrestarli "nella concitazione è partito un colpo", come ha detto il comandante provinciale dei carabinieri. Il proiettile ha colpito Giovanni Grasso alla testa: è morto poco dopo al pronto soccorso. La madre della vittima in ospedale è stata colta da malore.
 
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Pitote
view post Posted on 7/3/2008, 11:14




07-03-2008 - 10:04
cronache
Droga: arrestato finanziere a Cagliari

CAGLIARI - Nascondeva in auto dieci chilogrammi di cocaina e 50 chili di hascisc. Un militare della Guardia di Finanza di Cagliari e' stato arrestato dalla Polizia. L'uomo e' stato rinchiuso in carcere a disposizione dell'autorita' giudiziaria. (Agr)
 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 16/4/2008, 13:38




..ERA UN PO' CHE NON LO AGGIORNAVAMO...

Teheran, nudo con sei prostitute
Arrestato il capo della polizia


TEHERAN - Era il baluardo della moralità in città. A lui era affidata la difesa dei costumi e la lotta alla corruzione. A quanto pare, però, nella vita privata il generale Reza Zarei, capo della polizia di Teheran, non seguiva esattamente alla lettera le leggi. Così, dopo essere stato trovato nudo in compagnia di sei donne in un bordello clandestino, è stato arrestato. Lo scandalo ha messo in comprensibile imbarazzo il regime, da un anno impegnato in un giro di vite nei confronti delle pratiche considerate troppo libertine.
 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 22/4/2008, 15:00




Calano volontari, arruolati soldati con fedina penale sporca

(ANSA) - WASHINGTON, 21 APR - Le forze armate americane stanno aprendo la porta ad un numero sempre maggiore di criminali per controbilanciare il calo dei volontari. Dati del Congresso mostrano che il numero di soldati con la fedina penale sporca arruolati nell'esercito e' stato di 249 nel 2006 (511 nel 2007). Riguardo ai marine, il numero dei nuovi arruolati con precedenti e' salito da 208 a 350. Gran parte dei crimini si riferiscono a furti e rapine, ma vi sono anche 9 violentatori e 6 condannati per omicidio colposo.

 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 22/5/2008, 07:51




Napoli, 20 mag. - (Adnkronos) - Un'importante operazione e' stata eseguita dalla Polizia Giudiziaria a Giugliano comune a Nord di Napoli. Una quarantina di persone sono state arrestate in base ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa da Giudice delle indagini preliminari su richiesta del pubblico ministero della Procura di Napoli. Tra i 40 arrestati vi sarebbero una ventina di Vigili Urbani.

(ANSA)- GIULIANO (NAPOLI),20 MAG - Ventitre' agenti della polizia municipale di Giuliano,13 dipendenti comunali e 13 imprenditori sono stati arrestati dalla polizia. Le accuse vanno, a vario titolo, dall'associazione a delinquere alla concussione, al falso. Inoltre i poliziotti stanno eseguendo perquisizioni sia negli uffici comunali che in quelli del comando di polizia municipale.
 
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RAGAZZA della NORD
view post Posted on 2/6/2008, 21:26




L'adescamento on line di una giornalista. Prima la chat, poi gli incontri
Incastrati personaggi eccellenti: un capo della polizia, un ufficiale di Marina

"Ho tredici anni, vieni con me"
Arrivano in tanti, paese sconvolto
I danesi chiedono una task-force contro i pedofili della Rete

di ANDREA TARQUINI



BERLINO - La finta lolita incastra pedofili, vip e pervertiti eccellenti. E'accaduto in Danimarca: la giovane Tine Roegind, 26 anni, giornalista del quotidiano Ekstra Bladet, ha messo un annuncio in rete in una chatline con una sua foto di quando era 13enne. 'Mi chiamo Maj, voglio conoscere gente, ho 13 anni'.

Hanno abboccato in tanti: un capo della polizia della capitale, un ufficiale di marina, un pensionato, un esperto di computer. Tutti le hanno chiesto incontri per prestazioni sessuali. Tutti sono caduti nell'imboscata: nel luogo convenuto per l'appuntamento, 'Maj'-Line era ad attenderli insieme a cameramen e colleghi. E tutti hanno dovuto confessare.

"Io nel mio annuncio non ho mai parlato direttamente di sesso", spiega Tine Roeglind. Ma la tecnologia del virtuale può servire anche così a smascherare potenziali pedofili e maniaci. "Molti uomini hanno cominciato il chatting con domande banali, poi sono venute le richieste d'incontri". Tine è stata al gioco per scovarli: ha dato appuntamento a quattro di loro e li ha smascherati come pedofili. E lo scandalo scuote la ricca, tranquilla Danimarca.


I casi sono pazzeschi. Ecco un capo della polizia della capitale, 53 anni, padre di due bambini. Chiede un appuntamento a 'Maj' a casa sua, ma prima vuole essere sicuro che i genitori di lei siano in viaggio. Poi arriva nella casa, e giornalisti e cameramen lo inchiodano. E' stato sospeso dal servizio, è indagato. "Finora ho fatto chatting online con oltre cento ragazze minorenni", ha confessato al giudice inquirente.

Ecco un ufficiale della marina reale, 43 anni, anche lui padre di due bimbi. Nella chatline si presenta come 'Steffen', usa subito frasi brutali. Si confessa. "Voglio fare sesso con una vergine, non ti preoccupare, starò molto attento". Si danno appuntamento a 80 chilometri dalla capitale, presso la base navale dove lui presta servizio. 'Steffen' indossa l'alta uniforme quando viene alla stazione delle Dsb, le ferrovie reali, a prendere 'Maj', e le telecamere lo inchiodano.

Ci sono anche altre confessioni. Un pensionato di 72 anni dice "voglio scopare con una piccola dolce fanciulla", e online minaccia Maj di farla rinchiudere in un brefotrofio se lei non ci starà. Adesso implora clemenza. Martin, 35 anni, esperto di computer, spiega di saperci fare. "Ho già posseduto una 15enne vergine, ho fatto molta attenzione, con te, Maj, vorrei iniziarti al rapporto orale".

Adesso il potere politico, scosso dall'offensiva dei media lanciata grazie a Tine Roegind, chiede che la polizia reale formi una task-force speciale per lottare online contro i pedofili. Ma al momento mancano mezzi, soldi ed effettivi, spiega la ministra della Giustizia Lene Espersen. "Dobbiamo muoverci presto, lo so, ma la riforma della polizia appena varata ha ridotto i mezzi".

(1 giugno 2008)
 
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236 replies since 8/6/2007, 14:00   12989 views
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