CITAZIONE (Pitote @ 9/3/2007, 08:51)
secondo me è inutile sclerare tutte le volte che c'è un anticipo o un posticipo o un cazzo di spostamento e poi andare allo stadio.
o si decide di stare fuori, mandarli a fare in culo e lasciargli la gradinata vuota non per una partita, ma almeno fino alla fine del campionato oppure possiamo pure continuare a darci martellate sui coglioni e a ogni colpo dire "minchia se fa male" però continuare imperterriti a martellare
l'unica possibilità è dare un segnale forte (che non è uno striscione di protesta, uno striscione capovolto o una curva senza striscioni) o morire lentamente, in un'agonia senza fine tra tornelli, prefiltraggi, partite al martedi
LA REPUBBLICA - IL LAVORO[B]Allo stadio solo con sciarpe e senza striscioni[/B]di:FULVIO BIANCHI
Il Viminale cambia le regole del tifo: solo bandiere prive di asta, no a tamburi e megafoni. Scritte al massimo di 1,5 metri e da autorizzare E la Cassazione: "Al bando chi mostra immagini del Duce". La Mussolini protestaROMA - Cambia, e si spera in meglio, il volto degli stadi italiani: dal 30 marzo infatti sarà vietato l´ingresso di tamburi, megafoni, sirene, striscioni e bandiere, «non preventivamente autorizzati». Non solo, la Cassazione ha ribadito che non si può entrare negli stadi con vessilli che ricordino il periodo fascista: si verrà puniti con l´esclusione dagli impianti.
La decisione dell´Osservatorio del Viminale, che si è riunito anche ieri ed è stato presieduto dal vice capo vicario della polizia, Antonio Manganelli, è molto chiara. Un giro ci vite senza precedenti. I petardi, i fumogeni già erano stati messi al bando: e adesso chi tenta solo di introdurli rischia il carcere. Ora tocca ad altri "strumenti" tradizionali del tifo italiano. Gli striscioni, dimensione massima 1,5 metri per 1,5 e materiale ignifugo, dovranno contenere solo incitamenti per la propria squadra e dovranno essere autorizzati dalla questura dopo un iter burocratico piuttosto lungo e complesso. Che dovrebbe scoraggiare anche i fans più incalliti. Si potranno ancora portare la bandiere italiane e del proprio club, ma saranno vietate le aste: potranno essere solo sventolate. Divieto totale invece per tamburi (già praticamente scomparsi) e megafoni. Via libera solo alle sciarpe, come all´estero. Queste decisioni, comunque, non piacciono a molti tifosi. Ma, come ha spiegato in una nota l´Osservatorio, sono tese a «tutelare l´incolumità degli spettatori e le stesse società sportive che, in base al criterio della responsabilità oggettiva, sono oggi gravate da sanzioni in caso di esposizione di striscioni non coerenti con i principi sportivi».
E proprio in merito ad uno striscione, c´è stata una sentenza importante della Corte di Cassazione che ha ribadito come sia proibito andare allo stadio con bandiere che ritraggono Benito Mussolini e il fascio littorio (ora, con le nuove disposizioni, non potrà più succedere). La Suprema Corte ha respinto infatti il ricorso di un ultrà romanista, non legato a gruppi organizzati, che aveva assistito a Roma-Livorno, il 29 gennaio 2006, col viso parzialmente coperto ed «esponendo una bandiera con l´effigie di Mussolini e il fascio littorio». Il giovane era stato condannato a tre anni di "Daspo", con obbligo della firma in commissariato tre volte al giorno alla domenica. Il suo legale aveva chiesto l´annullamento del provvedimento. La decisione della Corte Suprema è stata duramente criticata da Alessandra Mussolini. «E´ gravemente lesiva della figura di Benito Mussolini e del cognome che porto». La leader di Alternativa Sociale ha aggiunto che si tratta di «una sentenza ghettizzante, discriminatoria e razzista, che esprime gravissimi giudizi politici che non hanno riscontri storici». Concludendo con ironia: «Forse domani qualcuno mi vieterà di andare allo stadio per il solo fatto di chiamarmi Mussolini?».
L´Osservatorio intanto ha riaperto totalmente al pubblico gli stadi di Empoli, Bologna e Lecce mentre a Piacenza e Salerno, per ora, potranno entrare solo gli abbonati. Juventus-Treviso di serie B, martedì prossimo, si gioca di pomeriggio così come tutte le altre partite (tranne Rimini-Lecce alle 21). Fra la Lega di Milano e il Viminale c´è forte attrito, ormai, e la riunione di ieri pomeriggio è stata lunga e assai animata. Allo studio anche una riforma sulla responsabilità oggettiva e la possibilità che la vendita dei biglietti non sia più affidata ai club ma a società esterne: questo per evitare episodi di ricatto e taglieggiamento. Episodi successi anche di recente.
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Mio commento...
Carissimi Amici Miei...
saranno davvero tempi durissimi e dicendola alla Lino Banfi "Sono chezzi ameri!!!"
Addio allo sventolio di bandiere.
Addio agli striscioni (QUALE VIOLENZA PUO' ISTIGARE "FORZA VECCHIO CUORE ROSSOBLU'")?!?!?!?!
E tutto per tutelare la mia sicurezza?
Pitote, come vedi la Tua opinione di tenere gli striscioni fuori dagli stadi non fara' altro che seguire i dettami delle nuove norme "contro la violenza negli stadi".