TO PROTECT AND SERVE..., Per cortesia nessun commento solo articoli e notizie "ufficiali"

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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 2/12/2010, 18:21




2 dicembre 2010

Bolzano: traffico di droga e 'ndrangheta, arrestato colonnello dei carabinieri

BOLZANO. C'è un colonnello dei carabinieri in servizio al comando della Legione di Bolzano tra le persone fermate da guardia di finanza e carabinieri per l'esecuzione di una ottantina di provvedimenti disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Si tratta di Luigi Verde, di 57 anni, responsabile della logistica della Legione carabinieri Trentino Alto Adige, in servizio alla sede regionale nella caserma di via Druso. Ad arrestarlo sono stati i suoi stessi colleghi del comando provinciale di Bolzano.

L'ufficiale, secondo quanto è emerso dalle indagini, avrebbe svolto un ruolo, in particolare, nei trasporti di droga. Verde avrebbe gestito il trasporto a Roma di una partita di cocaina da Fiumicino a Cinecittà. Il quantitativo di sostanza stupefacente, secondo quanto è emerso dalle indagini, è stato portato da Fiumicino, dove era giunto con un volo proveniente dal Venezuela, nel quartiere Cinecittà e preso in consegna da alcuni affiliati alla 'ndrangheta.

Armi da guerra ed esplosivo nella sua abitazione. Nell'alloggio di servizio dell'ufficiale sono stati trovati, nel momento dell'esecuzione del provvedimento di fermo, un mitra, due bombe a mano, 13 granate, una pistola, cinquecento grammi di plastico e varie campionature di esplosivo.
 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 3/12/2010, 10:35




Violentò trans in Cie Milano, pm chiede 11 anni per agente

(ANSA) - MILANO, 2 DIC - Il pm di Milano Stefania Carlucci ha chiesto una condanna a 11 anni e 5 mesi di reclusione per un poliziotto accusato di aver violentato una trans brasiliana.

L'episodio sarebbe avvenuto quando l'agente era in servizio al Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano. A Mauro Tivelli vengono contestati anche altri reati, che vanno dal favoreggiamento della prostituzione alla concussione. Il suo processo, con rito abbreviato, potrebbe concludersi il prossimo 16 dicembre davanti al gup Gaetano Brusa. (ANSA).
 
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Grifoni*Ovunque
view post Posted on 22/12/2010, 10:31






Accusa di omicidio preterintenzionale. La sorella: «Cadavere pieno di lividi e naso rotto: è stato picchiato»

ROMA - «Ora ci aspettiamo giustizia e che chi ha sbagliato paghi, anche se porta la divisa». Così Carmela, sorella di Stefano Brunetti, morto il 9 settembre 2008 dopo essere stato arrestato, commenta la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio preterintenzionale nei confronti di quattro poliziotti del commissariato di Anzio (Roma) da parte della procura di Velletri.

«MIO FRATELLO PIENO DI LIVIDI» - «La legge - spiega Carmela Brunetti - deve essere rispettata non solo dai cittadini, ma anche dalle istituzioni. Mio fratello - ricorda - non era tossicodipendente, come ha scritto qualcuno, era pulito da due anni. Aveva problemi al fegato, ma non è morto per quello, come ha dimostrato l'autopsia. Dal primo momento che ho visto il suo cadavere ho detto subito che era stato ucciso, perchè era pieno di lividi ed aveva il naso rotto: era stato chiaramente picchiato». La procura, prosegue la donna, «ha fatto indagini approfondite e, finalmente, dopo più di due anni, si comincia a vedere qualcosa di positivo. Ora vogliamo che sia fatta giustizia e che i colpevoli paghino». (Fonte Ansa)


21 dicembre 2010
 
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RAGAZZA della NORD
view post Posted on 24/2/2011, 22:05




Celle a luci rosse
Sesso in cella per dieci anni
Un’assassina tra le preferite


24 febbraio 2011

«Gemma Benetello, detenuta dal 2001 al 2007, ricorda che sin dai primi tempi, la notte, sentiva che venivano aperte delle celle e le detenute uscivano per poi rientrare dopo qualche ora. Non riusciva a vedere chi venisse ad aprire, ma tra le detenute stesse si diceva che le donne andassero a consumare rapporti sessuali con le guardie». Gemma Benetello è un’insegnante di musica in pensione, che nell’agosto di dieci anni fa, cinquantenne, strangolò a Sanremo l’anziana Lisette Schaeffer, perché non voleva riassumerla come badante. E però diventa una delle testimoni che hanno alzato il velo sul carcere a luci rosse di Pontedecimo. Dove, si scopre adesso, per anni decine di recluse avrebbero dovuto concedersi all’ex direttore Giuseppe Comparone (oggi in pensione) e forse ad alcuni agenti. Consumando rapporti sessuali nelle cucine, in alloggi privati, in auto, persino in un «boschetto». L’unico obiettivo delle “vittime” era garantirsi un permesso in più o migliori condizioni dietro le sbarre. E anche un’assassina sarebbe stata premiata per il suo silenzio.

Comparone, nei giorni scorsi, è stato condannato a 2 anni e sei mesi per corruzione a sfondo sessuale e falso. Ora, dalle motivazioni della sentenza, nuove clamorose rivelazioni.

ilsecoloxix.it
 
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236 replies since 8/6/2007, 14:00   12989 views
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