nord85 |
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| Tutte le volte che apro la cartella "musica" sul mio pc, giuro, finisco sempre per ascoltare le sue splendide canzoni, che poi non sono semplici canzoni, ma poesie, storie di vita, di gente comune. Mi dispiace di esser stato troppo giovane quando è mancato, ascoltavo già spesso le sue canzoni, ma forse non le capivo abbastanza, ancora oggi ogni volta che ascolto i suoi testi mi rendo conto sempre di cose nuove, e di quanto la sua arte di poeta era immensa. Fabrizio è uno dei MONUMENTI genovesi di cui vado piu' orgoglioso.
Ciao Faber
La ballata dell'amore cieco:
Un uomo onesto, un uomo probo, tralalalalla tralallaleru s'innamorò perdutamente d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani, tralalalalla tralallaleru gli disse portami domani il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise, tralalalalla tralallaleru dal petto il cuore le strappò e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore, tralalalalla tralallaleru non le bastava quell'orrore, voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene, tralalalalla tralallaleru gli disse amor se mi vuoi bene, tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò, tralalalalla tralallaleru e come il sangue ne sgorgò correndo come un matto da lei tornò.
Fuori soffiava dolce il vento tralalalalla tralallaleru ma lei fu presa da sgomento quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato quando a lei nulla era restato non il suo amore non il suo bene ma solo il sangue secco delle sue vene.
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