| Genoa, senza tessera del tifoso “vietato anche viaggiare”
Questione tessera del tifoso, un altro episodio che fa discutere. Ai tifosi del Genoa sprovvisti di tessera era stato vietato l’ingresso allo stadio di Brescia domenica scorsa. Loro a Brescia ci sono andati comunque, solo per tifare dall’esterno. In fondo la tessera regola l’ingresso allo stadio, non la presenza all’esterno e gli spostamenti da una città all’altra. Ma non ci sono riusciti: arrivati a Brescia sono stati identificati e rispediti a Genova. L’avvocato Laura Tartarini, che si occupa delle vicende dei tifosi, accusa: “Si è impedito il libero movimento delle persone e questo è inaccettabile”.
Ecco cosa è successo. Domenica mattina una cinquantina di persone, con sciarpe rossoblu al collo, si mette in viaggio per la Lombardia: “Come a Roma, per andare a salutare la squadra e comunque far vedere che le siamo vicini”, raccontano. Anche quel giorno, tra l’altro, successe un episodio strano: il pullman che gli ultras avevano affittato si era misteriosamente rotto all’alba.
I tifosi arrivano alla stazione di Milano: c’è la polizia ma non ci sono problemi. Arrivati a Brescia dopo aver cambiato treno, però, i genoani vengono bloccati, fatti salire su un autobus e portati in questura: “Un abuso perché non abbiamo commesso reati né ne stavamo commettendo”, spiegano. Vengono sistemati sotto un tendone, “come se fossimo animali da circo”, e identificati. Poi vengono messi su un treno: destinazione Genova.
Scoppia la polemica e i tifosi consultano subito i loro avvocati. “La circolare sulla tessera del tifoso – spiega la Tartarini – vieta, in casi particolari, l’accesso agli stadi se ci sono provvedimenti dell’autorità e impedisce l’accesso a chi non ce l’ha. Ma non esiste il divieto alla circolazione, che è un diritto inalienabile, né ad arrivare in una città”
“Lo avevamo già evidenziato – continua l’avvocato – la tessera già è tutta da discutere nel merito, ma quanto accaduto prima con la trasferta di Roma, a Parma con i tifosi della Sampdoria e oggi con quelli del Genoa evidenzia come il problema sia politico. Chi contesta e critica, in modo civile, viene punito. Ma l’aspetto più grave è la limitazione al diritto di movimento, oggi abbiamo, per così dire, scoperto che con una circolare si impedisce il libero movimento delle persone ed è inaccettabile. Vedremo le iniziative da assumere”.
[Fonte: Eco dello Sport]
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